Post by InvernoVero, ma la sfera dei principi é comunque uno dei valori su
cui si giudica una società (...)
Questo è vero, ma è anche vero che se è stridente la contraddizione
fattuale tra principi e concretizzazione *legale* degli stessi vuol dire
che son buone parole e basta.
Ma stiamo finendo troppo OT; il succo del mio discorso voleva essere che
la questione "ingiustizia" è nell'interpretare il medioevo opposta a
quanto sempra: nella condizione e ottica dell'epoca se ne percepiva molta
meno di quanto accada nella società moderna.
Post by InvernoQuesto
però significa che non solo erano oppressi, ma che ignoravano persino la
natura profondamente ingiusta del loro stato (...)
Ribadisco che, percezione a parte, l'ingiustizia era a benvedere *minore*
in quanto le poche risorse erano tutto sommato distribuite abbastanza
equamente e proporzionalmente alle necessità (comprese quelle,
inevitabili, di _rappresentanza_: un re che non si mostri *OLTRE* non
otterrebbe lo stesso, indispesabile, timore). Forse l'unica categoria con
privilegi eccessivi rispetto a quanto forniva alla società era il clero.
Tutto ciò, sia chiaro, non per somma bontà quanto per necessità; resta
comunque che non ritengo vi fossero "profonde ingiustizie".
Post by Inverno, da un punto di vista moderno
questo é peggio che vivere male e struggersi perché si sa che invece si
dovrebbe vivere meglio.
La modernità è spessa passato oltre, creando un'anomalia nell'opposta
direzione: si mostra tutto come possibile e disponibile, inducendo
necessità prima ignote per cui si sacrifica tutto il proprio tempo - cosa
che non succedeva nel medioevo, in cui riempita la pancia ci si riposava o
beveva e comunque l'assenza di luce artificiale poneva vincoli strutturali
a *quanto* lavorare.
E se si può ritenere "colpevole" la diffusione di quell'ottica di
rassegnazione, altrettanto vale per la colpevole induzione dell'odierna
ottica consumista - con l'aggravante di quest'ultima di essere *non
necessaria*, deleteria per tutti e pianificata a tavolino.
Post by Inverno(...) noi abbiamo dei
principi (...) molto superiori a quelli che si incontrano in ambiente
medievale.
Non ritengo si possa fare una classifica di princìpi relative a diverse
condizioni al contorno ("aperture", direbbe Heidegger).
Post by InvernoLa vita umana ha maggior valore della vita di un animale cerebralmente
inferiore (questo per specificare inferiore).
Niente implica di che le potenzialità cerebrali debbano rispecchiarsi in
un metro di superiotà, a sua volta graduatoria di merito di diritti.
Tra l'altro questa tua posizione implicherebbe ad esempio che gli umani
affetti da sindrome di down siano considerati non molto meritevoli di
diritti, viste le limitazioni che nutrono.
Per contro, visto che ci sono pappagalli (ad esempio i dotatissimi
Cenerini) e svariati primati che con la giusta educazioni possono imparare
a comunicare con noi con rudimenti di grammatica, bisognerebbe dare loro
uno status specifico... e così via.
[Superiorità umana]
Post by InvernoE'un postulato che risale alla notte dei tempi (...)
E' un postulato *anzitutto* biblico, discendente da una delle versioni
della genesi [il racconto è presente nella bibbia in varie ottiche, come
molti altri accadimenti].
Inoltre per molte culture, anche più antiche della nostra, la questione
non era per nulla così - si pensi ad esempio a buddismo e induismo. Molte
società "primitive" poi mostravano rispetto enorme per le altre specie
viventi, che cacciavano solo per stretta necessità ed accompagnandolo a
riti per scusarsi con gli spiriti di quella che implicitamente ritenevano
una violenza. Anche per l'eterogeneo popolo celta gli animali erano degni
di diritto e rispetto; certo, la caccia era il primo sostentamento, ma
mostrando coerenza lo stesso valeva per il saccheggio (ovvero violenza
verso altri uomini).
Detto ciò, non è certo la presunta antichità del postulato a dargli
lustro. Anche la schiavitù è antica quanto il mondo e a benvedere
l'anomalia è l'amplificazione enorme dei diritti dell'uomo (tra cui il
bando della schiavitù in ogni sua forma) a scapito di una compressione di
quella degli animali (l'allevamento è divenuto una catena di montaggio di
una alienazione e cinismo senza precedenti). Da notare poi che
l'abolizione della schiavitù è *molto* recente.
Post by Inverno(...) e che non vedo perché debba
essere messo in dubbio ora.
Perchè ora l'etologia ha mostrato inequivocabilmente come gli animali
provino dolore e in molti casi abbiano affetti e psicologia complessa (ad
esempio, un pappagallo può auto-deplumarsi a morte causa abbandono, e son
cose che accadono con una frequenza molto maggiore rispetto ai suicidi per
amore in campo umano).
Perchè la genetica ha mostrato che siamo loro molto simili, che
condividiamo la larghissima maggioranza della configurazione genetica con
molte altre specie (anzitutto i topi).
Perchè l'evoluzione naturale ci ha mostrato che siamo loro vicini.
Potrei continuare a lungo; resta che la scienza moderna ha abbattuto tutti
i presupposti dell'antropocentrismo, mettendo alla luce come la scelta
dello specismo sia strettamente arbitraria - seppur con una sua
rispettabile validità sociale.
Post by InvernoOvviamente é indimostrabile, ma i risultati del
suo abbandono sono decisamente aberranti potrei dire che é dimostrabile
per assurdo se proprio lo si vuol dimostrare.
Sarei proprio curioso. (sinceramente!)
Post by InvernoUna scelta può essere più o meno legittima,
dare la stessa importanza che si
da a un uomo a un coniglio non é una scelta legittima
Perchè?
Post by Invernoesattamente come non
é una scelta legittima pensare che gli ebrei sono esseri inferiori
Questo è "illegittimo" perchè da un lato la scienza ci mostra che *non*
esistono differenze genetiche (il termine razza non è neppure applicabile
agli uomini), dall'altra i fatti dimostrano come abbiano le stesse
identiche potenzialità degli "altri". Non esistento quindi neppure (fuori
da etichette sociali) la categoria "ebreo", la presunta inferiorità è
totalmente infondata.
Post by InvernoRitenere con assoluta certezza che la vita di un animale debba
avere lo stesso valore che la vita di un uomo é una deviazione mentale (...)
L'assolutezza è di chi *postula* che ci sia una superiorità e che ciò
implichi diritti diversi, non di chi per prudenza - vista l'assenza di
vere barriere distintive e soprattutto di implicazioni etiche univoche -
rigetta l'idea stessa di una graduatoria di valore della vita.
Post by Invernonasce da ragionamenti slegati dalla realtà, o per lo meno estremamente
ingenui che non tengono in debito conto le conseguenze (...)
Poco sopra affermavi che contano i princìpi, che l'applicazione viene
dopo...
Post by Invernosituazione nave che affonda, a chi diamo la precedenza? Un vegano (...)
Non c'è bisogno di scomodare i vegani: pensi che i padroni dei cani non
vorrebbero salvarli a tutti i costi, e che potendo decidere in sentimento
non preferirebbero loro ad uno sconosciuto.
Ma fuori da questo, se nella barca ci sono 50 mucche caricate *contro la
loro volontà*, è così assurdo che ci si preoccupi per loro?
Infine: che ci sia comunque una solidarietà intra-specie è accettato da
tutti, l'uomo è un animale sociale, e che nel caso si faccia priorità per
gli uomini è accettato dai vegani - così come da tutti è accettato che
sotto pericolo barche si dia priorità ai bambini.
Ma non è di questo che si sta parlando, non sono quelle le preoccupazioni
veg*ane, e non è sulle situazioni limite e controverse che si vaglia il
principio. La situazione degli ultimi secoli era invece che gli animali
erano trattati da oggetti inanimati verso cui c'era liberta assoluta di
uso ed abuso, senza remora alcuna. Negli ultimi anni le cose sono cambiate
e stanno cambiando sul fronte legislativo, ma in compenso l'alimentazione
diventa sempre più carnea nonostante ciò nuocia gravemente alla salute.
Post by InvernoPost by debrandoMangiare carne tutti i giorni non solo non è necessario ma addirittura
fortemente dannoso...
Oh, la carne é un alimento molto utile alla nostra salute (...)
Informati, please: la dieta vegetariana è considerata dalla OMS
assolutamente valida, mentre quella vegana - se ben attuata - è funzionale
purchè si integri con la vitamina B12.
Cmq l'abuso di carne è molto peggio del non ingerirla, e questo lo dice
l'OMS stessa.
Post by InvernoForse ce la caveremmo con vitamine sintetizzate
L'unica vitamina che non c'è modo di ottenere dall'alimentazione vegetale
è la B12 e la si può ingerire con una pastiglietta settimanale.
Ad ogni modo, il fatto che la dieta vegana sia complicata *non* significa
sia sensato l'opposto (dieta fortemente carnea), né soprattutto che per
soddisfare delle necessità si debba abusare degli animali senza alcuna
remora (l'allevamento moderno non ha niente a che fare con quella sorta di
simbiosi, di patto di mutua utilità, che erano gli animali da cortile di
altri tempi).
Post by Invernoe soia, forse, ma di certo la carne
nelle giuste dosi non é per niente dannosa.
Ovviamente, ma il problema oggi è il largo abuso - con danni per la salute
e l'ambiente, anche non volendo mettere nel conto le sofferenze animali.
Post by Invernoagli animali
dovrebbe essere consentito di vivere una vita piacevole, anche se
destinati al macello (e comunque non così spaventosamente tanti
come al giorno d'oggi).
Concordo.
--
saluti,
debrando
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